Estati, spiagge, mari, vissuti negli anni: odori, suoni, sapori, visioni, contatti. Tredici “quadretti” costituiti da frammenti della memoria, da un proustiano reimmergersi, rivivere il passato, descritto attraverso un <i>flusso di coscienza</i> delicato e musicale.
Nel complesso, un affresco coinvolgente, emozionante, commovente, mosso da candide tenerezze infantili, da sottili vibrazioni dell’anima (sospensioni… suggestioni… stupefazioni…) all’interno di una leggiadra ragnatela di piccoli eventi, di ricami delicati e perfetti, internamente dilatati in una carovana quasi fiabesca di immagini ormai divorate dalle ombre del tempo. Mentre, sullo sfondo, e qua e là, non mancano i trasalimenti dovuti agli imprevisti scricchiolii delle luminosità: la presenza implacabile di Male e Violenza nel Mondo.